Roma, 30 novembre 2015 – La Juve stende il Palermo per 3-0 nel posticipo serale di ieri e si avvicina ai piano nobili della classifica. La Signora raggiunge quota 24 punti e mette a segno la quarta vittoria consecutiva (quinta se si conta anche la gara contro il Manchester City), la seconda a reti inviolate (terza con la gara di Champions). In 14 partite giocate ha segnato 20 gol e ne ha incassi 11. Non sono numeri eccezionali, ma comunque parlano di una progressiva guarigione della squadra di Allegri, che finalmente può tirare un sospiro di sollievo e guardare al futuro con maggiore tranquillità. La Juventus con la vittoria di ieri raggiunge il quinto posto (in attesa di sapere cosa farà il Sassuolo) e vede nel mirino la Roma di Garcia, in crisi di gioco e di risultati. Con il doppio scontro tra Napoli-Inter e Fiorentina-Sassuolo ci può stare che da stasera i bianconeri rosicchino ancora un po’ di punti alle squadre di vertice, proseguendo quella rincorsa che Allegri aveva detto possibile e completabile per Natale. In gol sono andati Mandzukic, autore di una buona prestazione, Sturaro, perfettamente servito da Pogba, e Zaza, entrato nei minuti finali e servito da Morata. Il giovane attaccante italiano si conferma così essere lo juventino più prolifico per minuti giocati. Ottime anche le prove di Dybala, di Morata – entrato nel secondo tempo -, di Evrà (preferito ad Alex Sandro) e di Cuadrado, autore di buoni spunti e di un grand tiro parato a fatica da Sorrentino. La difesa bianconera poi nel complesso ha offerto una prestazione sontuosa. Mai una sbavatura. Mai un errore in fase di contenimento. Mai un calo di concentrazione. Da tre gare sembra aver ritrovato quella forza e compattezza di reparto che l’anno scorso ha caratterizzato la squadra bianconera e le ha permesso di vincere partite e campionato. Da oggi la rincorsa alle prime della classe è un po’ meno difficile e un po’ più possibile.
Merito di Allegri e di aver ritrovato la squadra tipo da mettere in campo. Paradossalmente gli infortuni hanno costretto a schierare più o meno sempre gli stessi uomini, togliendo l’imbarazzo della scelta al tecnico livornese . Con la continuità il centrocampo della Juventus ha trovato anche qualità e gioco e i tre del reparto Pogba-Marchisio-Sturaro, ben supportati dagli uomini di fascia, hanno fatto filtro e proposto gioco in attacco, facendosi spesso trovare tra le linee, così come Dybala. Il Palermo non ha fatto un tiro in porta. Non è mai stato pericoloso. Non ha mai impensierito Buffon. E il merito è stato di tutta la squadra che ha fatto filtro e ha schiacciato per buona parte della gara gli avversari nella loro metà campo, non offrendo spunti alle ripartenze. Ballardini aveva provato ad impensierire gli ospiti, pressando alto ad inizio gara, ma questa volta il giro palla della Signora non ha lasciato scampo e ha disinnescato ogni tentativo di aggressione dei rosanero. Se la Juve è questa sarà difficile riuscire a batterla e Napoli, Roma e Fiorentina dovranno guardarsi le spalle. L’autorevolezza con la quale la squadra di Allegri ha giocato ieri mette di buon umore i tifosi bianconeri e potrebbe preludere ad un ritorno in vetta da completarsi, se le altre avranno qualche cedimento, entro due mesi al massimo. Nel turno infrasettimanale la Vecchia Signora incontrerà la Lazio all’Olimpico e potrebbe ottenere il quinto successo di fila, viste le difficoltà che stanno incontrando i biancocelesti di Piola. Sarebbe un altro bel tassello per completare quanto prima la scalata alla zona Champions.