Roma, sabato 23 giugno 2012 – Successo e sala gremita ieri al teatro Petrolini di Roma per la prima dello spettacolo Pene d’Amor Perdute, portato in scena dalla Compagnia teatrale Quattro Cambi diretta da Francesco Proietti. Questa è una di quelle commedie shakespeariane che più rimane nell’ombra, che viene meno rappresentata sui palcoscenici italiani. E forse è stato proprio questo, l’originalità della scelta del testo da parte del regista, il motivo che ha decretato grande successo nella serata di debutto.
La scena è fissa ed essenziale. Il sipario si apre: un leggio e due manifesti “No donne, no cibo, no sonno”. Lo spettacolo inizia così, in medias res, con il Re di Navarra e i suoi compagni che sottoscrivono un giuramento: astinenza da cibo, donne e sonno per tre anni nei quali dovranno dedicarsi solo allo studio. I buoni propositi dei tre inizieranno a vacillare quando a corte arriverà la principessa di Francia accompagnata dalle sue avvenenti damigelle e dall’ambasciatrice Madame Boyet, la bravissima e divertentissima Maria Falconi. Da qui si stende il canovaccio di quella che a tratti appare come una delle più classiche commedie degli equivoci. Equivoci che non sono quelli tradizionali – anche se qua e là il nostro Shakespeare si diverte ad inserire qualche scambio di identità – ma piuttosto fanno parte di quegli equivoci interni all’individuo, quegli equivoci di pensiero, di strategia, di astuzia, equivoci del Tempo che risulta essere il vero protagonista della farsa.
Un ruolo fondamentale nell happy ending della piéce è giocato da Silvia Scettri nei panni di Giacometta, la contadinella del villaggio, e da Don Adriano de Armado, impersonato da Francesco Proietti in versione spagnola, che fungono da mediatori negli affari di cuore tra la corte di Navarra e quella di Francia.
Originale la commedia ma originale anche il modo di rappresentarla. Grande attenzione al linguaggio che va dal dialetto ciociaro di Cucuzza e Giacometta alla cadenza spagnoleggiante di Don Armado; così come si presta attenzione alle musiche che attualizzano la messa in scena grazie anche allo scambio di battute cantato che rende tutto più leggero e brioso. Don Nataniele alias Roberto Tiddi, l’erudito curato della commedia, con saggezza e ironia conceda il pubblico in sala allietato da questa storia d’amore aristocratica.
Completano il cast Alfonso Brescia, Chiara Palieri, Flaminia Ponti, Fiammetta Gigantino, Gianluca Pesolillo, Laura Alfonsi e Virgilio Genova. All’audio e alle luci Antonio Ciarallo e Eugenio Spina che hanno contribuito alla perfetta riuscita della rappresentazione che si è rivelata essere un’opera d’arte completa e moderna, grazie al supporto video che funge da tasto Forward nel tradizionale svolgimento dei fatti.