Roma, lunedì 1 luglio 2013 – “Polvere” è l’ultima rappresentazione del regista Saverio di Giorgio. Andato in scena al Teatro Le Salette di Roma (zona Borgo) nell’unica data di domenica 23 giugno, è uno spettacolo a metà tra commedia e dramma, secondo i canoni estetici del “neorealismo” italiano. La struttura si allontana dal classico schema di una sola trama articolata in più atti e si dipana come una trilogia di corti teatrali. I temi sono controversi. Il primo tema riprende il titolo: la “polvere” è quella della droga, mentre gli altri due ruotano attorno ai temi dell’alcolismo e della crisi di coppia. Nel primo atto una famiglia borghese come tante ha a che fare con un figlio eroinomane. Il tema è affrontato con delle venature ironiche.
L’alcool, altra dipendenza tipica dei nostri tempi è invece il tema del secondo atto, piaga sociale ancora più diffusa della droga. Il protagonista si impone ogni giorno il record di rimanere per sempre più ore lontano dalla bottiglia, con l’aiuto della moglie. A differenza del primo atto, in questo capitolo la commedia si fa strada sul dramma. Si ride di più, e lo spettatore ancora scosso dalle crisi di astinenza del giovane del primo atto viene accompagnato al capitolo finale, più leggero. L’ultimo atto è finalmente pura commedia. Qui il tema è la crisi di coppia che attraversa diverse età, dai neosposini alle coppie mature. Scopriranno, durante una festa scambista, che la gelosia verso il proprio partner supera la voglia di trasgressione.
Lo spettacolo è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Poker d’assi”, associazione senza scopo di lucro nata con l’obiettivo di “favorire ed organizzare concerti, spettacoli lirici, serate a tema, musical, jazz, musica folkloristica, spettacoli teatrali, recitals (…) come strumento di formazione e valorizzazione delle energie” e gode di un buon ritmo grazie agli attori, tutti meritevoli: Federico Ancillai, Paola Proietti, Luciano Santoro e gli altri manifestano grande esperienza e consapevolezza della propria fisicità sul palco, soprattutto nella recitazione comica. Unica pecca il costo del biglietto: per lo spettatore socio dell’associazione “Poker d’assi” 15 euro e per i non-soci 20 euro. Davvero troppo per uno spettacolo realizzato in un teatro piccolo ed essenziale come quello de Le Salette.
Lavinia Marnetto