Ariccia (Roma), giovedì 28 luglio 2011 – Un vero e proprio «boicottaggio dei funzionari del governo nazionale» contro i lavori per la realizzazione del nuovo ospedale dei Castelli Romani, opera già finanziata e i cui lavori sono stati finora fermi a causa del rinvenimento, nell’area del cantiere, di quattro bombe d’aereo risalenti alla seconda guerra mondiale. E’ quanto denuncia in una nota diffusa nel pomeriggio Emilio Cianfanelli, sindaco di Ariccia (nella foto, una veduta della città), comune nel cui territorio si trova l’area individuata per la realizzazione del nosocomio.
«Siamo a conoscenza – sositene Cianfanelli – delle pressioni del Tavolo tecnico sulla governatrice del Lazio, Renata Polverini. Ma siamo altresì sicuri che la presidente della Regione, così come faremo noi amministratori locali, sappia far valere l’imprescindibile diritto alla salute dei 500 mila abitanti dei Castelli Romani, che ad oggi si trovano a fare i conti con una pesantissima situazione di tagli e difficoltà di accesso ai servizi, e difenderà l’ospedale del territorio da chi, attraverso i funzionari del Tavolo tecnico, vuole far saltare l’opera. Il boicottaggio del governo, al quale non piace un ospedale pubblico di eccellenza, è pericoloso perché la Corte dei Conti persegue chi inopinatamente crea ingenti danni alle casse pubbliche con il blocco di un’opera finanziata e già avviata”.
Martedì 2 agosto prossimo è previsto che gli artificieri facciano brillare le due bombe d’aereo inesplose che ancora si trovano nel cantiere, rinvenute pochi giorni dopo che, il 19 giugno scorso, erano stati fatti esplodere dall’esercito gli altri due ordigni simili, del peso di 125 chili ciascuno, trovati anch’essi nel terreno dove sono in costruzione le fondamenta dell’ospedale. Successivamente «i lavori del nuovo ospedale proseguiranno – dice Cianfanelli – secondo quanto previsto dal contratto con le ditte appaltatrici che la stessa presidente Polverini ha mandato avanti».
«In quanto presidente del collegio di vigilanza – conclude il sindaco di Ariccia – posso garantire che l’attenzione sulla costruzione del nuovo ospedale sarà massima e sono certo che la classe dirigente dei Castelli Romani e i cittadini non cederanno ad alcun ricatto del governo volto a danneggiare la salute della popolazione».