Roma, giovedì 26 maggio 2011 – Calimero è finito in manette. Nulla a che fare con il noto “pulcino nero” di una famosa pubblicità televisiva di alcuni anni fa, se non il colorito scuro della pelle che è stato all’origine del suo nomignolo e che l’ha tradito, insieme ai suoi tatuaggi: segni di riconoscimento troppo vistosi per passare inosservati. L’uomo, V. A., 38 anni, è stato arrestato dalla polizia: sul suo capo pende l’accusa di essere il “rapinatore delle donne sole” di Roma. Le sue vittime preferite, infatti, erano le donne, che rapinava la sera, mentre facevano rientro nelle loro abitazioni, o erano commercianti, sorprese nel loro negozio. Tre le rapine attribuitegli; altre quatto sono fallite per la reazione delle vittime, per l’intervento di altre persone o perché, trovandosi di fronte un uomo, il “rapinatore delle donne sole” ha desistito.
Ad una donna, sorpresa nell’androne di un palazzo nello scorso mese di aprile, dopo averla minacciata con un giravite, il rapinatore ha intimato di consegnargli la borsa e il denaro contante. Impaurita, questa ha lasciato cadere a terra il portafoglio che il malvivente ha poi raccolto, scappando. Sebbene intimorita, la vittima ha notato i vistosi tatuaggi che il rapinatore aveva sul collo e sugli avambracci. Li ha poi descritti alla polizia durante la denuncia.
Il mese successivo, l’11 maggio, la rapina nel portone del palazzo ai danni di un’altra donna è fallita per l’improvviso sopraggiungere di un condomino. Il malvivente le aveva già intimato di consegnare il portafoglio, ma è stato messo in fuga dall’arrivo inatteso. La donna, scampata alla rapina, ha dichiarato agli agenti delle volanti, intervenuti per primi sul posto, che poco prima mentre si trovava a bordo della sua auto, era stata seguita da uno sconosciuto a bordo di una moto “rumorosa”.
Poi il “salto di qualità”. Da donne sole a quelle titolari di esercizi commerciali, dove faceva irruzione armato di pistola. Centri estetici, erboristerie, minimarket e gioiellerie. Sono state tre le rapine portate a segno nei confronti di attività commerciali nei primi mesi di maggio. Altre due sono fallite invece perchè dietro al bancone c’era un uomo.
Le denunce rese dalle vittime concordavano tutte nella descrizione di un malvivente che agiva da solo, italiano, di carnagione scura e di età compresa tra i 30 ed i 40 anni. Sono state quattro le vittime che hanno precisato che il malvivente aveva anche alcuni tatuaggi tribali sul collo e sul braccio.
Gli agenti del commissariato Vescovio, diretto da Rossella Matarazzo, da indagini orientate su pregiudicati o persone già conosciute dalle forze dell’ordine, che in passato hanno agito con lo stesso “modus operandi”, hanno notato che V. A., 38enne romano, detto Calimero per il colorito scuro della carnagione, aveva ripreso a frequentare il quartiere dove si erano verificate le rapine.
Dalle immagini di videosorveglianza del condominio dove è stata rapinata una delle donne, gli investigatori hanno avuto la conferma ai loro sospetti, individuandolo in alcuni fotogrammi. V. A., riconosciuto dalle vittime come l’autore delle rapine, è stato sottoposto a fermo di indiziato del delitto di rapina.