Roma, mercoledì 13 luglio 2011 – Il primo caporal maggiore Roberto Marchini, a causa dell’esplosione di un ordigno, è deceduto ieri nella città afghana di Bakwa, rientrante nel settore Ovest e posto sotto il comando italiano. La triste vicenda si è verificata a soli tre kilometri dalla base del nostro contingente, situata in provincia di Farah. Il caporale aveva il compito di bonificare la zona dai manufatti ‘Ied’, bombe artigianali. E proprio quegli ordigni gli sono costati la vita: stava cercando di disinnescarne uno quando questi è esploso provocando la morte del militare. Il geniere – paracadutista Roberto Marchini aveva 28 anni, risiedeva a Caprarola (VT), faceva parte dell’ottavo reggimento del Genio Folgore di Legnago. Con la sua morte la quota-vittime sale a 40 per l’esercito italiano dall’inizio della missione Isaf a guida Nato. Il Ministro della Difesa Ignazio la Russa ed il Presidente della Repubblica Napolitano hanno manifestato enorme cordoglio, e dichiarato la loro vicinanza alla famiglia del caporale, attualmente assistita da due psicologhe dell’esercito. In segno di rispetto, il Premier Silvio Berlusconi non parteciperà al raduno annuale della squadra rossonera a Milanello. La morte del soldato Marchini non può che riportare alla memoria recenti tragedie, come la morte di un altro caporal maggiore, Gaetano Tuccillo, avvenuta solo una decina di giorni fa’, o quella del colonnello Cristiano Congiu, dalla quale è trascorsa poco più di un mese.
Mentre in Italia si manifesta con segni di lutto e disperazione, la Francia dalla riflessione passa ai fatti. il presidente francese Nicolas Sarkozy ha infatti dichiarato che entro il 2012 ritirerà un quarto delle sue truppe dalla missione Isaf (ammontanti al momento a poco più di 4.000 unità, corrispondenti circa a quelle italiane). L’annuncio è avvenuto proprio in territorio afghano,nella base avanzata di Toram (provincia di Kapisa), ed in presenza del Presidente Hamid Karzai (il quale ieri mattina ha perso anche il suo fratellastro Ahmad Wali, freddato nella sua abitazione dalla pistola di un amico corrotto dai Talebani, che si sono affrettati a rivendicare l’assassinio). Il funerale del nostro ultimo caporale caduto è previsto per Venerdì mattina a Roma, al termine del quale, la salma verrà trasportata nella sua città natale, luogo in cui, dopo il rito in forma privata, verrà tumulata. L’ennesima morte ha scatenato l’ennesima polemica: Luca Zaia, il leghista presidente della Regione Veneto, ha ribadito la necessità di porre fine a “questa insensata strage”, mentre il Ministro degli Esteri Franco Frattini ha rinnovato la disponibilità dell’Italia a proseguire la missione Isaf. Polemiche, queste, che non sembrano trovare termine immediato. Almeno finchè la Nato, che ha dato il via alla missione nel 2001, non avrà ancora individuato i termini di un possibile, futuro ritiro.
Simona Passeri Leoni