Sarà lo scrittore campano a inaugurare domani, 30 giugno, la prima serata di apertura del festival della Cultura di Viterbo, “caffeina cultura”, che per tre settimane animerà il quartiere medievale di Viterbo con dibattiti e tanti interessanti incontri artistici
di Antonella Furci
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Roma, martedì 29 giugno 2010 – Al via domani “Caffeina cultura”, la kermesse che, diretta da Filippo Rossi, trasforma da quattro anni le vie del quartiere medievale San Pellegrino in una cittadella della cultura. Insieme a incontri letterari vi sono tante altre iniziative come mostre, concerti e spettacoli teatrali. Un grande fervore artistico, insomma, che già il titolo “caffeina” spiega la filosofia che ha portato Filippo Rossi e Andrea Baffo a creare tale festival. Si legge nel sottotitolo del programma infatti: “Di tutte le sostanze, droghe o spezie che da secoli animano gli usi e i commerci degli uomini, la caffeina è senz’altro la più popolare. È l’unica sostanza stimolante che sia riuscita ad abbattere resistenza e pregiudizio, al punto da essere liberamente prodotta, venduta e consumata a ogni latitudine, senza vincoli o restrizioni alcune. È con questa teoria che “Caffeina” spaccia liberamente un eccitante potentissimo: un eccitante chiamato creatività”.
Quest’anno a inaugurare il festival è stato invitato Roberto Saviano che in Piazza del Plebiscito intratterrà il pubblico sul tema “La libertà di raccontare”. Tra gli ospiti Beppino Englaro, Antonio Pascale, Gad Lerner, Niccolò Ammaniti, Antonio Pennacchi e Giuseppe Conte. “Inaugurare Caffeina 2010 con Roberto Saviano – spiega Filippo Rossi – significa rendere omaggio all’Italia che crede nell’ impegno civile, nella forza della parola, nel coraggio di guardare la realtà e nella speranza del cambiamento”. ”Saviano – sottolinea Rossi – non rappresenta solo l’arte che, con la forza dell’immaginario, è rivoluzione culturale nella lotta alle mafie, ma è simbolo di un Paese che sa guardarsi allo specchio raggiungendo un pubblico sempre più ampio da Nord a Sud, dall’Europa all’America. Lo scrittore campano è scrittura che racconta la vita, che racconta luoghi difficili, che racconta storie dimenticate o poco conosciute, è letteratura che si fa impegno civile, che unisce e coinvolge oltre ogni appartenenza, perché ha la forza della verità”. In conclusione il direttore artistico, spiega che aprire un festival letterario con Roberto Saviano significa far conoscere il ruolo dell’intellettuale moderno che fa della parola uno strumento per capire insieme e che trasforma la parola come unico vero potere che può regalare la libertà agli uomini. Libertà, cioè, come scelta autonoma di essere liberi.
Inoltre tra le tante iniziative presenti a “Caffeina Cultura” è da menzionare anche la mostra fotografica dal titolo “Italia/ae (tutte le declinazioni di una identità)”. Le fotografie, esposte nelle sale di palazzo degli Alessandri, sono state scelte tra quelle presentate alla 2°edizione del concorso nazionale fotografico indetto da Caffeina Cultura e dall’associazione Magazzino 120. Infine in collaborazione con il Teatro S. Leonardo, è indetto un bando di concorso nazionale diretto a compagnie teatrali e singoli artisti dal tema “Tempeste d’acciaio. Il racconto di guerra va in scena”.