Roma, Lunedì 8 ottobre 2012 – Tabù Olimpico sfatato. Era ora. Anche se si è sofferto più del dovuto con un’Atalanta decimata dalle assenze, ma micidiale nelle ripartenze. La fortuna è stata benevola questa volta con i giallorossi. Nei primi 20 minuti aleggiano i fantasmi di Torino, e si vede: Stekelenburg salva due volte la porta giallorossa prima su Denis nell’uno contro uno, poi su colpo di testa di Peluso su angolo, inchiodando la palla sulla linea. Paure che rischiano di concretizzarsi al 17′, quando Maxi Moralez, su cross di De luca dalla sinistra, impatta al volo il pallone che si stampa sulla traversa. Il pubblico comincia a rumoreggiare. Al 38′ però la svolta. Totti si inventa uno scavetto al limite dell’area che smarca Lamela (nella foto) davanti a Consigli, che non può sbagliare, ed entra quasi in porta con il pallone. Il primo tempo si conclude (clamorosamente) 1-0 per la Roma. Nella ripresa il raddoppio dei capitolini: gran tiro di Destro respinto in qualche modo da Consigli, sulla ribattuta del portiere interviene Bradley (nella foto) per il tap-in vincente da distanza ravvicinata. La partita non offre tanti altri spunti e termina con questo secco 2-0 che dà ossigeno alla squadra e permette a Zeman di lavorare con più tranquillità.
Le polemiche però non finiscono mai, come una nota marca di carta igienica. La panchina di ieri infatti, era pesante, sedendovi nomi antisonanti come Burdisso, De Rossi ed Osvaldo. Ancora più velenosa la spiegazione del tecnico boemo a queste clamorose esclusioni: “Ho sempre detto che reputo tutti i miei giocatori in grado di giocare titolari. In ogni caso, ho scelto questi undici valutando i ragazzi che ho a disposizione in questo momento. Non discuto le qualità di nessuno, ma ho fatto queste scelte pensando al bene della squadra in questo momento. Questi giocatori importanti mi devono dimostrare che vogliono ancora fare qualcosa di importante. Spero che la prossima settimana mi convincano. Non basta dire “ci penso domenica. Se non me lo fanno vedere in allenamento, non va bene”. Più duro e spietato, Zeman non poteva essere. Una batosta che colpisce su tutti De rossi ed Osvaldo, accusati di scarso impegno.
Ora i due partono per il doppio impegno della Nazionale azzurra: Armenia-Italia (venerdì 12 ottobre a Yerevano, ore 19 italiane) e Italia-Danimarca (martedì 16 ottobre a San Siro, ore 20.45). Pausa che in parte può essere utile al tecnico ceco per far apprendere al meglio i propri schemi e le proprie idee di gioco, ancora in fase di rodaggio, ma dall’altra fanno partire più di metà squadra in giro per il mondo per le convocazioni con le rispettive Nazionali. Si spera che questi impegni non riportino a Trigoria giocatori infortunati ed acciaccati, cosa che in passato è successo molte volte e che ha penalizzato molte volte la squadra giallorossa. Tra due domeniche, in serata, la Roma va a Marassi contro il Genoa, trasferta negli ultimi anni ostica per la Roma. Non vince a Genova contro i grifoni dal 2007 quando Panucci segnò il gol dell’1-0 al 90′. Si spera che la partita con l’Atalanta sia l’inizio di un nuovo campionato sia dal punto di vista del gioco, sia dal punto di vista, soprattutto, della fortuna, storicamente non benevola con i giallorossi. Vedremo.