Roma, lunedì 14 aprile 2014 – Il film Yves Saint Laurent di Jalil Lespert arriva nelle sale italiane il 27 marzo. A 6 anni dalla scomparsa dello stilista, il regista francese ne ripercorre la vita privata e professionale. Un omaggio ad un avant-gardist della moda reso attraverso la narrazione di “grandi sentimenti”. Il pubblico viene messo a conoscenza di ciò che si cela dietro le creazioni di Saint Laurent: la storia d’amore con Pierre Bergè (interpretato da Guillaume Gallienne), il suo mal di vivere, gli eccessi, le droghe, l’alcool, le infedeltà. Tutto ha inizio nel 1957 a Parigi. Il ventunenne Yves inizia la sua scalata verso il successo come direttore artistico della maison francese creata da Christian Dior. La sua fama è immediata, accompagnata da depressione e nevrosi che tormentano il giovane designer. La sua forza creativa si tramuta spesso in fragilità emotiva. Ma grazie al sostegno di Pierre Bergè, che diventerà suo compagno per tutta la vita, trasforma il mondo della moda.
Il primo e più acceso sostenitore di Saint Laurent ha un ruolo centrale nella vita dell’artista, come ci svela Guillame Galliene: “Il protagonista del film è senza dubbio Yves Saint Laurent, ma io stesso sono rimasto molto colpito dall’importanza che Pierre Bergè ha avuto nella sua carriera. Un uomo che non avrebbe mai camminato davanti a Yves, come mi raccontò una delle sarte dell’atelier. Un uomo nell’ombra ma che riuscì a far emergere il genio e la creatività dello stilista grazie al suo amore.” Come corollario della storia d’amore, su cui è incentrata gran parte della pellicola, Lespert racconta la forza creativa rivoluzionaria del couturier algerino: “Un vero avant-gardist. Prima di molti altri lo stilista capì l’importanza dell’abbigliamento, dell’eleganza e dell’unicità. Con questo film volevo far scoprire al pubblico anche quella parte di storia di Saint Laurent che c’è dietro alle sue creazioni, portando alla luce alcuni aspetti che anche io non conoscevo, come la sua malattia depressiva, i suoi eccessi, le sue insicurezze e i suoi tradimenti”.
Pierre Niney reincarna perfettamente lo stilista senza tralasciare nulla; dall’inconfondibile gestualità, la raffinatezza, ma anche le nevrosi che lo contraddistinguevano. Ha rubato l’anima a Yves. Interpreta con fedeltà il mito della moda accompagnato da Guillaume Gallienne che si è calato perfettamente nei panni di Bergè. Una pellicola che racconta la vera vita dell’uomo che diede il potere alle donne rivoluzionando il concetto di moda.
Giulia Bianchi