Roma, 11 novembre 2014 – “Già in partenza tutto quello che riguardava l’ambientazione e tutti i capi di vestiario erano stati decolorati. Poi girammo con un filtro speciale, e quindi decolorammo ancora in stampa. E questo non fu soltanto per fare assomigliare maggiormente la fotografia ai pezzi di documentario con cui avevo aperto il film, ma perché i ricordi miei, della casa in cui abitavo a Piazza Vittorio a quell’epoca, sono in quella tonalità” – scrive il regista Ettore Scola – “Il colore della Roma di quei tempi nel mio ricordo è un non colore neanche tanto grigio ma un po’ chiuso, un po’ spesso, come quello di una nebbia dentro le stanze, che poi al film è servito come lieve simbolo – anche se io i simbolismi li amo poco – di chiusura, di prigione; anche lì di esclusione». A poche settimane dalla vittoria del prestigioso premio vinto alla 71° Mostra del Cinema di Venezia, per il miglior film restaurato del 2014 a “Una giornata particolare” di Ettore Scola (1977), con Sophia Loren e Marcello Mastroianni, la Cineteca Nazionale in collaborazione con Surf Film, organizza un’imperdibile circuitazione dei film con tappe in diverse città italiane.
Con la presenza del regista nelle sale cinematografiche che accoglieranno l’evento, le proiezioni tocheranno le seguenti città italiane: Genova (Multisala America, 10 novembre), Roma (Cinema Alcazar, 10 novembre), Firenze (Cinema Alfieri, 16 novembre), Bologna (Cinema Lumière, 15 novembre), Roma (Cinema Trevi, 23 novembre). Un’occasione imperdibile per gli appassionati, ma anche per i semplici curiosi che avranno modo di entrare in contatto diretto con il mondo ancora poco conosciuto del restauro digitale. Eccellente lavoro eseguito dal laboratorio l’Immagine Ritrovata di Bologna, sede oggi riconosciuta a livello internazionale, l’intera operazione di restauro è stata seguita dal grande direttore della fotografia Luciano Tovoli. Intervento che ha riportato il film di Ettore Scola al suo splendore originario. Un intenso lavoro di desaturazione che Scola Insieme a Pasqualino De Santis ha attuato in un’operazione di grande sperimentazione visiva scomparsa dalle copie in tv e in dvd. Un piccolo appunto sulla tecnica di restauro che vide la Technicolor mettere a punto il sistema di stampa “ENR” e nel 2003 raggiungere un risultato simile da Giuseppe Rotunno con un intervento analogico-fotochimico sulle tonalità del bianco e del nero. Undici anni dopo, per adeguarsi ad i nuovi standard digitali legati alle proiezioni in ambiente D-Cinema, il team riparte dai negativi originali acquisiti in digitale mediante scanner a risoluzione 4k ed un “Grading” del colore per i test successivi. Il modello di riferimento una copia stampata negli anni ’90 dalla Cineteca Nazionale, realizzata con il sistema ENR ed una proveniente da un più recente restauro del 2003. La supervisione di Luciano Tovoli e dello stesso Ettore Scola hanno garantito un risultato che li ha portati quest’anno a vincere il presitigioso premio della 71° edizione del Festival di Venezia legato al restauro delle opere cinematografiche.