A Milano, fino al 14 novembre, curata dalla Fondazione Umberto Veronesi, un’originale mostra multisensoriale all’interno del progetto educativo "No smoking be happy"

di Massimo Silvi
msilvi@lacittametropolitana.it

Milano, domenica 9 novembre 2008 – Una mostra interattiva, allestita dentro una grande sigaretta circondata da tre nuvole di fumo, per far conoscere il percorso che compie il fumo dalla bocca fino ai polmoni, per poi arrivare al cuore. L’originale idea è della Fondazione Umberto Veronesi, realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Salute del Comune di Milano, con il sostegno della Fondazione Pfizer. Fino al 14 novembre, in Piazza Castello a Milano, con ingresso gratuito (info 800454433), sarà possibile compiere questo originale viaggio multisensoriale fra i danni del tabacco. Si potrà così attraversare una barriera di denti ingialliti, passare vicino un’ugola arrossata e ascoltare il suono rauco della tosse, camminare dalla trachea fino al polmone osservando gli alveoli distrutti. Come sottofondo, il rumore di un respiro affannato. Andando più avanti si passerà al cuore del fumatore, con il battito che aumenta di frequenza fino al blocco totale, seguito dal fischio prolungato dell’elettrocardiogramma piatto causato dall’infarto. Insomma, toccare dall’interno del corpo le conseguenze sull’organismo del fumo, anche quello passivo. Il tutto con un taglio ludico, multisensoriale, per educare ed informare contemporaneamente.
 
Il progetto "No smoking be happy"
La mostra è parte integrante dell’iniziativa No smoking be happy che, dopo Milano, farà tappa nelle principali città italiane. L’obiettivo è quello di sensibilizzare sui danni delle sigarette e ribadire che «la migliore arma a disposizione resta la prevenzione – come sottolinea Paolo Veronesi, il presidente della Fondazione Umberto Veronesi -. Siamo impegnati in prima linea con questo progetto educativo che ha visto coinvolti già migliaia di studenti delle classi elementari e medie di molte città italiane, che sono stati protagonisti di lezioni di salute interattive incentrate sui danni causati dal tabacco. No smoking be happy – tiene a sottolineare il presidente Veronesi – vuole anche coinvolgere i genitori, cercando di sensibilizzarli sui pericoli del fumo passivo e sulla necessità di far percepire ai propri figli la sigaretta come qualcosa di negativo e nocivo».

Baby-fumatori, è boom
Il fumo è la principale causa di malattie e di morti evitabili, con circa 80 mila decessi attribuibili direttamente alle sigarette (il 14,2% di tutte le morti). Ma gli italiani continuano però a fumare: un’indagine 2008 curata dalla Doxa e commissionata dall’Istituto Superiore di Sanità rivela che dalle 13 sigarette al giorno consumate individualmente nel 2006 si è passati alle 15 del 2008. Sono circa 12 milioni i fumatori, il 22% della popolazione, di cui un milione 200 mila giovani tra i 15 e i 24 anni (il 30,3% dei maschi e il 17,5% delle femmine). Il dato più allarmante è che dal 2007 al 2008 questa è una delle fasce d’età che ha visto maggiormente crescere il numero di estimatori delle bionde, ma deve far riflettere soprattutto il dato che sono ben 130 mila i fumatori giovanissimi, quelli tra i 15 e i 17 anni, fascia che rappresenta anche l’età più critica per iniziare, come dichiarato da quasi la metà dei fumatori (44,8%).

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