Trevi nel Lazio (Frosinone), martedì 23 gennaio 2018 – Dopo quasi vent’anni di confronti, battaglie sindacali e contenzioso giudiziario si è conclusa la vicenda che ha coinvolto un dipendente del Comune di Trevi nel Lazio che ha fatto molto discutere nella cittadina di duemila abitanti della Ciociaria. La Corte di appello di Roma ha dato ragione al lavoratore, che si è visto riconoscere circa 20 euro per oneri, spese legali e progressione economica orizzontale a carico del Municipio, che dovrà ora corrispondere al suo dipendente la cifra come risarcimento.
La vicenda è stata resa nota dalla Federazione poteri locali della Uil di Frosinone, che ha assistito il lavoratore, «al quale dal 1999, e poi con due atti deliberativi successivi del 2007 e del 2009, venivano assegnati incarichi senza però il pagamento delle indennità», riferisce il segretario territoriale del sindacato, Paolo Pandolfi.
Il collegio giudicante, presieduto da Giovanni Pascarella, con i colleghi Olga Pirone e Roberto Bonanni, ha ritenuto motivato il ricorso del dipendente comunale, che è stato difeso nel giudizio di appello dagli avvocati Giuliano Risi e Ida Germani, dello studio Risi di Frosinone.
«Siamo orgogliosi – ha commentato Pandolfi – per diverse ragioni. La prima è la conferma della nostra puntuale vigilanza sui posti di lavoro, la seconda è invece l’attenzione che con i nostri legali riserviamo alle vicende lavorative dei colleghi che continuiamo a saper difendere nelle aule giudiziarie contro atteggiamenti che le pubbliche amministrazioni potrebbero evitare».
Trevi nel Lazio (nella foto in alto) è un comune di circa duemila abitanti che vanta una storia millenaria. Il suo nome attuale deriva da Treba Augusta, l’antico nome romano della città. In provincia di Frosinone, è situato nell’alta valle dell’Aniene, fiume che attraversa la vallata circostante alla cittadina, formando le caratteristiche cascate di Trevi.
Uno dei luoghi d’interesse storico-culturale del comune è senz’altro il Castello Caetani, che risale al XI secolo, situato sul punto più alto della cittadina, che svetta nella valle circostante, rendendo Trevi nel Lazio facilmente riconoscibile a chi si avvicina. Nel castello è ospitata una mostra archeologica di manufatti preistorici, visitabile nel fine settimana nel periodo invernale e tutti i giorni, escluso il lunedì, da luglio alla metà di settembre.