Tradizione e invenzione si fondono nel nuovo spettacolo di Lisa Ferlazzo Natoli, dove la scrittura si combina con una costruzione scenica corale di ampio respiro. In scena il 21 e 22 marzo al teatro Palladium di Roma

di Emiliano Sinopoli
redazione@lacittàmetropolitana.it

Roma, sabato 21 marzo 2009 – Il nuovo cartellone del Teatro Palladium di Roma risulta essere tra i più interessanti. Sfruttando l’onda creativa del Romaeuropa Festival, il Palladium presenta un programma incentrato sulla sperimentazione dei linguaggi, proponendo, oltre al teatro, la danza, la musica e il cinema. Il 21 e il 22 marzo sarà ospite  lo spettacolo "Foto di gruppo in un interno" scritto e diretto da Lisa Ferlazzo Natoli, nome rappresentativo della nuova generazione teatrale, legato a spettacoli di successo come "Casa d’argilla" e "Ascesa e rovina della città di Mahagonny" da Brecht.

Siamo a Trieste nel 1933,  la grande famiglia d’imprenditori Benedetti-Klemen, di origine ebraica, si riunisce per tre giorni nella casa dell’infanzia. Il fratello maggiore e sua moglie, le tre sorelle, un fratellastro, il cugino, un maggiordomo e una controversa governante; li aspetta in giardino, non annunciato, un ospite straniero di cui nessuno sembra conoscere le mire; riunirsi ha il sapore di un’antica consuetudine, malgrado gli improvvisi attriti familiari e il fascismo che trionfa festoso. E’ il ritratto di una borghesia decadente ed oziosa, vittima del proprio destino: l’incapacità di raccontarsi e l’ansia del divenire. Una terra di frontiera, il mito di un’identità condivisa, una guerra ricordata e una da venire, lo sfarzo di un’epoca che senza saperlo già declina verso il proprio disfacimento restando a guardare la propria e l’altrui morte. Un quadro storico dedicato alle marginalità. Tradizione e invenzione si fondono in maniera viscerale nel teatro di Lisa Ferlazzo Natoli, dove la scrittura si combina con una costruzione scenica corale di ampio respiro.

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