Individualità e relativismo durante uno degli eventi più seguiti di questi ultimi anni. In scena al teatro Campo d’Arte una divertente e riflessiva pièce che dimostra la grande vitalità di questo piccolo spazio off in pieno centro della Capitale
di Michela Emili
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Roma, venerdì 27 febbraio 2009 – Il 9 luglio di tre anni fa l’Italia diventa campione del mondo battendo la Francia ai calci di rigore. Un evento sensazionale che ha scosso l’intero penisola, costringendo tutti, più o meno tifosi, a prendervi parte. È questa l’ambientazione dello spettacolo “Francia-Italia dopo i calci di rigore”, che ha debuttato al Piccolo Teatro Campo d’Arte, a Campo dei Fiori, grazie alla compagnia teatrale Enter per la regia di Andrea Marfori e Luca Milesi. La finalissima dei mondiali offre l’occasione ideale per scoprire e riflettere sul relativismo dell’umanità in un’occasione così uniformante come la partita dell’Italia.
Tutti sono davanti alla tv, per reale interesse, per seguire la corrente, o semplicemente perché non c’è nient’altro da fare, e i quattro protagonisti della scena ci appaiono seduti davanti allo schermo, intenti a fare quello che anche altri milioni di italiani hanno fatto quella sera. E poi ci sono le Parche, tre divinità antiche di tradizione classica che, secondo la mitologia, decidevano del destino degli uomini. Cloto, la filatrice, fila il tessuto della vita, Lachesi, la dispensatrice dei destini, ne assegna uno a ogni individuo stabilendone la durata, infine Atropo, taglia il filo della vita al momento stabilito. Sempre visibili in scena, come oscure e continue presenze nella vita di ognuno, le Parche animano di volta in volta i vari personaggi che raccontano la loro esperienza, le emozioni e i pensieri vissuti in quella stessa occasione. Un super tifoso che non riesce a staccarsi dal televisore mentre la moglie sta per partorire, un’attrice che vorrebbe fare ben altro e tenta di distrarsi come può nel disinteresse dei presenti, un padre di famiglia che durante i festeggiamenti si avventura in luoghi oscuri e infine una segretaria intraprendente che rimasta da sola davanti alla partita ne rimane catturata e si appassiona. Racconti diversi, dubbi e avventure di vita quotidiana unite dalla passione per lo sport più amato dalla gente, che si fondono e confondono nel clamore dei festeggiamenti del dopopartita. Lo spettacolo sarà in scena fino a domenica primo Marzo.