L’associazione culturale I Raccoglifiabe presenta il 7 marzo alla sala polifunzionale di Maccarese lo straordinario spettacolo di Laura Masielli

di Lilly Amato
lamato@lacittametropolitana.it

Roma, giovedì 5 marzo 2009 – Dopo il fortunato esordio a Manziana il 26 febbraio scorso, torna il 7 marzo a Maccarese l’esilarante e romantico spettacolo I miracoli della vedovella. Centro anziani Catalani, scritto da Laura Masielli, per la regia di Nadia Perciabosco. Sogni, fantasie, speranze si intrecciano con il surreale e fanno da sfondo al triste problema sociale dai risvolti non piacevoli dell’assistenza agli anziani, spesso affidata a badanti senza scrupoli. In tal modo, si intende dare un messaggio di tipo etico, sensibilizzando e mettendo in guardia proprio le vittime principali di questo fenomeno. Le splendide melodie della tradizione italiana, con autori come Murolo, Modugno, De Sica, arricchiscono e danno vita all’atmosfera magica che caratterizza il racconto.

Difficile credere nei miracoli, soprattutto quando irrompono nella vita di un’anziana signora, che a settantacinque anni pensa di aver visto tutto o quasi. E’ questa la storia, rubata all’immaginazione, di una simpatica vecchietta, fatta idealmente tornare in vita per raccontare il suo ultimo intenso periodo. Con la passione e l’umorismo che l’hanno sempre accompagnata, si immerge nei ricordi e inizia il suo racconto. Una casa modesta, l’orticello da coltivare, le amiche del Centro anziani: questo è il mondo di Elena. Una realtà piena di sogni, come quello di incontrare un distinto signore del centro, che le ha rubato il cuore, ma anche una realtà di ingiustizie, come quella di cui Elena è testimone impotente e silenziosa: la condizione di una vicina di casa malata di Alzheimer in balia di una badante che intende rubarle tutto, anche il marito. Improvvisamente accadono due episodi prodigiosi che in un solo giorno porteranno a cambiamenti decisivi nella vita dell’anziana donna e in quella di altre persone, facendo credere che i miracoli possono esistere.

Proprio a Maccarese, dove sarà in scena lo spettacolo, per anni l’autrice ha piantato le sue radici. Qui è arrivata ai tempi della bonifica attuata da Mussolini. Erano stati scelti, allora, molti lavoratori di origine veneta, che con la loro esperienza nel campo erano adatti a svolgere tale lavoro. Per questo oggi un’alta percentuale di abitanti di Maccarese è veneta e, nonostante siano passati circa novanta anni, la loro tradizione è molto viva. La storia, dedicata alla deliziosa signora, parla di una delle persone ancora in vita, testimone dell’esperienza di chi con lei varcò i confini di questa terra per portare la propria manodopera. La voce recitante è di Nadia Perciabosco, accompagnata dal primo violino dell’orchestra filarmonica di Tirana, Elvin Dimitri, da Carmelo Cacciola del gruppo musicale "Unavantaluna" e dalla cantante Maria Carrozza.

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