Roma, lunedì 21 marzo 2016 – La Juventus di Allegri supera il Torino per 4-1 e conferma di avere più fame di prima. Nessun contraccolpo psicologico. Nessuna stanchezza. Nessun passo falso. Dopo l’uscita, gloriosa, ma beffarda dalla Champions League, gli osservatori pensavano che la Signora potesse essere fiaccata nel morale e anche nelle forze, per aver giocato a ritmi altissimi 120 minuti all’Allianz Arena. Invece così non è stato. La forza mentale dei bianconeri, proiettati verso l’obiettivo della 5° Scudetto consecutivo, ha fatto sì che la squadra schierata in campo dal tecnico livornese, ancora con il 3-5-2 come modulo di riferimento, non lasciasse nulla agli avversari. Vittoria netta, anche se contestata dal tecnico del Torino Ventura, e 70 punti portati a casa. Oltre a questo va segnalato il nuovo record assoluto stabilito da Gigi Buffon che è rimasto imbattuto per 974 minuti (10 partite e un tempo), e la 19° vittoria in 20 partite giocate, il che vuol dire che dei 60 punti a disposizione la Juventus se n’è presi 58. Al termine del Campionato mancano 8 gare e il lato positivo è che Allegri potrà far tirare il fiato ai suoi giocatori che dall’inizio della stagione hanno giocato al ritmo di quasi una partita ogni tre giorni, esclusi brevi periodi. Da qui in avanti e per le restanti 8 gare i bianconeri potranno fare una gara a settimana e quindi presentarsi più freschi agli incontri cruciali del Campionato.
Ieri sono scesi in campo Bonucci, Barzagli e Rugani (autore di una bella prova nella difesa a tre), a centrocampo Lichtsteiner, Khedira, Lemina, Pogba, Alex Sandro. In avanti la coppia Mandzukic, Dybala, presto sostituito da Morata (la Joya è dovuto uscire alla mezzora per una contrattura), autore di un’altra bella gara coronata da due belle reti. Il primo gol è stata una punizione capolavoro del numero 10 juventino, Paul Pogba, che ha battuto il portiere con un tiro a giro insidioso. La seconda rete è stata una cavalcata interessante di Khedira, che si è involato per le vie centrali grazie ai giusti movimenti delle punte che gli hanno aperto un’autostrada centrale, in cui il tedesco non ha esitato a tuffarcisi. Con quattro tocchi e altrettante falcate Khedira si è trovato a tu per tu con Padelli, il numero 1 granata, e con freddezza l’ha trafitto. Il primo tempo si è così chiuso con una supremazia bianconera netta, cui i padroni di casa non sono riusciti ad opporsi pur giocando di fronte al pubblico amico. La seconda frazione di gioco invece è stata altalenante e ricca di polemiche, perché si è aperta con il fallo in area di Alex Sandro su Bruno Peres. Rigore e poiché il bianconero era stato in precedenza ammonito, secondo i granata era meritevole del secondo giallo e dell’espulsione. L’arbitro Rizzoli, il migliore in Italia e forse anche nel mondo, ha ammonito Bonucci per proteste e non ha punito il fallo di Alex Sandro.
Sul 2-1 il Torino si è visto annullare un gol per fuorigioco, che solo la moviola poteva certificare valido. Sarebbe stato il 2-2, e la partita poteva prendere una piega diversa se anche la differenza di uomini in campo fosse stata in favore dei Granata. Così non è stato e i favori arbitrali sono stati pro Juventus (ancora una volta gli dei del calcio, invocati da Buffon nella gara di andata finita 2-1 con rete allo scadere di Cuadrado, sono stati benigni con la Signora). Graziata dalla sorte, la Juventus con fare sornione si è subito rimessa a macinare gioco e con Pogba, che per alcuni istanti si è ispirato a Zidane, ha trovato un’azione irresistibile e bella con cui ha servito Morata in area, che lo spagnolo ha saputo far fruttare trafiggendo per la terza volta Padelli. La quarta rete è arrivata ancora per merito di Morata che ha spinto in rete con il piattone un tiro del numero 10 bianconero, che aveva provato a bissare con una punizione dal limite e che sulla respinta aveva di nuovo calciato a verso la porta. 4-1 e fine della gara. Nel finale poi si è registrata l’espulsione per proteste di Khedira nei confronti dell’arbitro. La gara nel complesso è stata fallosa e nervosa, ricchi di gialli da una parte e dall’altra. E anche di sviste arbitrali, da una parte e dall’altra. I bianconeri ne sono usciti peggio, sommando gialli importanti ad Alex Sandro e Bonucci, che salteranno la prossima in casa contro l’Empoli e il rosso diretto a Khedira, segno che alla lunga la stanchezza si è fatta sentire. Bene Lemina nel ruolo di Marchisio, Rugani in quello di Chiellini, e Morata in attacco.