Frascati, mercoledì 13 giugno 2011 – Un attivo di oltre 60 mila euro al netto delle imposte per la Società Tuscolana Servizi. È quanto emerso nel corso dell’Assemblea dei Soci, che si è riunita ieri, martedì 12 giugno, per l’approvazione del Bilancio di Esercizio dell’anno passato. Nonostante il 2010/2011 sia stato il biennio più nero dell’economia italiana e europea, da due anni consecutivi il segno più accompagna il bilancio della STS. Nel 2010 l’attivo era stato di 21 mila euro al netto delle imposte. All’Assemblea dei Soci erano presenti il Sindaco di Ciampino Simone Lupi, il Sindaco di Colonna Augusto Cappellini, il Direttore Generale del Comune di Frascati Antonio Di Paolo. Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale.
Mai come quest’anno il valore della produzione è aumentato, con un fatturato che si aggira intorno ai 4 milioni e 300 mila euro. Una crescita spiccata, evidente e significativa che testimonia dell’affidabilità della STS e della sua progressiva assunzione di responsabilità tra i Comuni soci, che hanno affidato nuovi servizi tra cui la cura del verde pubblico e i servizi cimiteriali. Tra le novità c’è stata l’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci, su proposta del Consiglio di Amministrazione, di una nuova ulteriore riduzione dei compensi dello stesso CdA pari al 10%, che si somma a quella dello scorso anno che fu del 13%, il Decreto N. 78 del Governo prevedeva però un taglio degli emolumenti solo del 7%. È bene precisare che per il 2012 non c’è stata nessuna imposizione da parte del Governo per una nuova riduzione.
«L’ottima situazione finanziaria ci consente oggi di investire sul futuro – dichiara il Presidente Damiano Morelli – . Abbiamo investito in tecnologia, abbiamo aumentato le competenze delle risorse interne, avviando corsi di formazione professionale e integrando con nuove assunzioni l’organigramma della società, che oggi conta 87 dipendenti, riducendo così in maniera significativa le consulenze esterne. Questo ha condotto anche ad un efficace cambio di immagine dell’azienda, che mette in risalto la vocazione territoriale della STS. Vorrei inoltre sottolineare l’ottimo lavoro svolto dall’Amministratore Delegato Paride Pizzi e dal Consigliere Alessandro De Luca, che mi affiancano in Consiglio e che non mi stancherò mai di ringraziare per la loro capacità e disponibilità. Il Consiglio di Amministrazione – conclude il Presidente Morelli – è naturalmente a disposizione degli organi istituzionali e politici per eventuali approfondimenti sul Bilancio».
Tra gli obiettivi futuri della Società Tuscolana Servizi – aggiunge l’Amministratore Delegato Paride Pizzi – c’è quello fondamentale di sostituire Equitalia quale ente di riscossione dei tributi locali. Infatti dal gennaio 2013, come impone il Decreto Sviluppo, l’attività di riscossione delle entrate per conto delle PA non potrà più essere eseguita da Equitalia. La STS è pronta a prenderne il posto, collaborando con le Amministrazioni Comunali, per realizzare una gestione ottimale della riscossione dei tributi, anche coattiva, mettendo al primo posto valori come la cortesia, la capacità di ascolto, la chiarezza, l’attenta valutazione delle problematiche di ogni utente, per giungere ad una sintesi che non mortifichi i cittadini come è avvenuto finora e che soprattutto giovi alle Amministrazioni».
Infine va sottolineata la responsabilità sociale della STS nei confronti delle comunità in cui opera, che si declina in numerose attività di supporto alle Amministrazioni. Attraverso, ad esempio, interventi di restauro di fontane monumentali o edicole votive, pulizia di sagrati e edifici in occasione di feste pubbliche e cerimonie religiose, contributi tecnici a supporto di eventi culturali, sportivi o sociali. Si tratta di un modo per partecipare alla vita sociale e civile dei Comuni, di avvicinarsi sempre di più alle esigenze dei cittadini, di restituire al territorio parte della ricchezza prodotta.
L’Assemblea dei Soci ha deliberato infine il recesso delle quote sociali del Comune di Ciampino, che avverrà il 30 giugno, a causa della recente normativa che impone alle Amministrazioni di partecipare soltanto ad una società pubblica. Il Comune di Ciampino era detentore di circa il 4% delle quote sociali.