Poco prima della mezzanotte la cittadina toscana ha vissuto un inferno di paura per il deragliare di un vagone-cisterna carico di gas Gpl nei pressi della stazione centrale. Crollati due palazzi, 13 morti
di Lilly Amato
lamato@lacittametropolitana.it
Viareggio, martedì 30 giugno 2009 – E’ ancora provvisorio il bilancio delle vittime della tragedia avvenuta questa notte alla stazione di Viareggio: si contano al momento 13 morti carbonizzati dalle fiamme in strada, tra cui due bambini, e 50 feriti, di cui 36 in condizioni disperate. Due bambini, gravissimi, sono stati elitrasportati all’ospedale Meyer di Firenze e al Bambin Gesù di Roma. Due gli edifici ridotti in polvere, mentre cinque palazzine sono state seriamente coinvolte dall’esplosione. La sciagura sarebbe stata provocata dal cedimento del carrello di uno dei primi carri cisterna del convoglio 50325 Trecate-Gricignano. Il carro sarebbe, quindi, deragliato trascinando altri quattro carri, secondo quanto si legge nel comunicato delle Fs. Da qui, la fuoriuscita del gas metano liquido contenuto nella cisterna, che si sarebbe incendiato al di fuori di questa.
Dei 14 carri che componevano il treno, il primo, quello che ha deragliato, è riverso sulla massicciata, come i quattro carri successivi. Degli altri nove, due sono rimasti in posizione verticale, ma fuori dei binari, e sette non hanno subito conseguenze. Il controllo effettuato dai tecnici a Trecate non aveva individuato alcuna anomalia. La stazione, in pieno centro città, è circondata da case, chiese ed edifici. I feriti riportano ustioni di varia gravità, anche sul 90% del corpo, mentre si tenta ancora di estrarre i corpi dai palazzi andati in fiamme. Tre bambini ed altri feriti sono stati estratti vivi dalle macerie. La Procura della Repubblica di Lucca ha aperto un’inchiesta sulle cause che hanno portato al disastro di Viareggio. I magistrati vogliono capire come sia stato possibile che una delle ferrocisterne abbia perduto il gas che si è poi innescato provocando esplosioni ed incendi vari.
Sono state intanto evacuate mille persone dalle loro case, come ha detto il sindaco della città, Luca Lunardini. Duecento di queste sono state accolte in un centro di prima assistenza allestito nel municipio. Guido Bertolaso stamattina da Napoli è partito per Viareggio. Il capo della Protezione Civile, tutta la notte in contatto con il prefetto di Lucca, dopo il sopralluogo nella zona insieme alle autorità locali, terrà in Comune una riunione tecnica per il coordinamento delle operazioni. E’ atteso anche il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Nelle operazioni di soccorso sono impegnati circa 200 vigili del fuoco della Toscana, Liguria ed Emilia, atti, tra l’altro, a svuotare alcuni vagoni cisterna, rimasti integri e ancora carichi di Gpl, che si teme possano esplodere.