di Massimo Marciano
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Frascati (Roma), lunedì 26 aprile 2010 – Attraverso un apposito software caricato in macchinette presenti in alcuni esercizi pubblici era possibile collegarsi a siti internet che gestivano giochi d’azzardo illegali. La Guardia di Finanza e la polizia di Frascati, al termine di un’indagine condotta congiuntamente, hanno smantellato l’organizzazione che aveva messo in piedi il sistema illegale e denunciato in stato di libertà cinque persone per i reati di gioco d’azzardo, truffa ai danni dello Stato e raccolta abusiva di scommesse. Sequestrate 56 macchinette illegali e un centinaio di smart card che permettevano l’utilizzo del software "pirata".
Attraverso questo software, installato in appositi "totem" ubicati all’interno di esercizi pubblici, collegati a siti on-line illegali, non monitorati informaticamente dai Monopoli, i giocatori potevano partecipare a tornei di poker, tipo Texas Hold’em, non autorizzati. Per sviare i controlli, nella piattaforma di gioco si indicavano improbabili gadget, come ricariche telefoniche e prodotti di abbigliamento, che sarebbero stati consegnati ai giocatori come contropartita della vincita.
Le forze dell’ordine, coordinate dal maggiore della Finanza Antonio Cannavacciuolo e dal dirigente del commissariato di polizia Massimo Fiore, hanno invece colto in flagranza un giocatore mentre monetizzava direttamente dal gestore del bar i crediti che aveva maturato nel corso del torneo. Le operazioni investigative, condotte dai finanzieri e dai poliziotti di Frascati in perfetta sinergia con personale dell’Ufficio regionale dei Monopoli di Stato di Roma, diretto dal dottor Ferrara, sono partite da alcuni sequestri effettuati in locali ubicati nell’area dei Castelli Romani. L’attività investigativa ha permesso di individuare, nella zona Portuense a Roma, un deposito con annesso laboratorio per l’adattamento delle macchinette, nel quale sono stati rinvenuti altri 46 apparecchi.