Roma, giovedì 19 maggio 2011 – Il regista americano Quentin Tarantino ha in mente di ingaggiare l’attore Will Smith per il ruolo da protagonista del suo prossimo film previsto per il 2013 Django Unchained, omaggio allo spaghetti-western Django di Sergio Corbucci. Secondo il sito di Variety il regista di Kill Bill avrebbe scritto la sceneggiatura pensando proprio a Smith per il ruolo di Django. Il film originale di Corbucci del 1966 è ambientato sulla frontiera tra Stati Uniti e Messico e tratta la storia di Django, un reduce di guerra che vuole vendicare la moglie. Per farlo si allea con dei rivoluzionari messicani contro la setta razzista comandata dal generale Jackson. In questo caso il protagonista fu interpretato da Franco Nero. Il film ottenne un incredibile successo internazionale, tanto da spingere numerosi registi a girarne seguiti non autorizzati. Già nel 2007 Tarantino aveva partecipato al remake giapponese del film di Takashi Miike intitolato Sukiyaki Western Django. Il regista americano non tradisce la propria passione per il cinema italiano e torna in scena con quello che sarà l’ottavo film della sua carriera. Dopo avere reso omaggio al regista Enzo Castellari e al suo film Quel maledetto treno blindato del 1976 con Inglorious Bastards, propone adesso un remake di un classico del cinema western italiano in attesa dell’uscita di Kill Bil: vol. 3, prevista per il 2014.

Oltre a Will Smith sembra che Tarantino affiderà un ruolo anche a Christoph Waltz, il brillante attore austriaco che ha ottenuto l’Oscar per l’interpretazione del Colonnello Hans Landa in Inglorious Bastards. Nel western in lavorazione, Waltz dovrebbe essere un cacciatore di taglie tedesco che diventa il mentore di Django. Quentin Tarantino ha dichiarato di essere sempre stato fortemente influenzato dal cinema poliziesco e western italiano degli anni ’70. I gangster protagonisti del suo capolavoro Pulp Fiction del 1994, Vincent Vega e Jules Winnfield, interpretati rispettivamente da John Travolta e Samuel L. Jackson, sono infatti ispirati ai sicari americani della pellicola del 1972 di Fernando Di Leo La mala ordina. Vincitore del Festival Di Cannes e del premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1994 con Pulp Fiction e del David di Donatello nel 2010 con Inglorious Bastards, il regista deve dunque molto alla cinematografia italiana. E il remake del film Django in chiave pulp tarantiniana, ha tutta l’aria di andare a ribadire l’ennesimo successo di pubblico e critica.